Chi ha buonissima memoria dovrebbe ricordare la partita che Montegranaro disputò a Rieti il giorno della visita di Julius Erving il 27 novembre 2006. Dopo aver dominato per buona parte della gara, la NSB subì la rimonta vincente dei marchigiani, con i quali giocava LeRoy Hurd il quale, nelle fasi finali della partita, piazzò una poderosa schiacciata a una mano in pieno traffico, partendo uno contro uno poco dietro la linea di tiro libero, dopo aver staccato l’ultimo passo al bordo dell’area dei tre secondi. Un gesto tecnico e atletico di notevolissima fattura che testimoniava la bontà del giocatore. Un motivo in più per essere contenti quando Montegranaro dovette rinunciare a Hurd, affetto da fascite plantare, nei playoff per la promozione in serie A, salvo poi vincerli comunque inaspettatamente mettendo in fila nell’ordine Rimini, Caserta e, purtroppo, anche Rieti.
L’anno dopo Hurd andò a Teramo dove, dopo un buon avvio, fu tormentato da un infortunio a una spalla che ne produsse il taglio alla terza giornata di ritorno.
Quando la Nuova Sebastiani, appena approdata in serie A nel 2007, firmò Leroy Hurd, diversi sportivi storsero un po’ la bocca bollando il pur ottimo giocatore come rotto, per via degli infortuni subiti nei due campionati precedenti. Invece the Duke, il Duca, come lo soprannominò la mamma, in onore di John Wayne, di cui era grande estimatrice, si dimostrò uno degli ingaggi più azzeccati della squadra: grande elevazione, tenace rimbalzista, pericoloso sia da 3 che in penetrazione, tatticamente avveduto, buon difensore, Hurd fu uno degli assi nella manica di Lino Lardo per conquistare la permanenza in serie A. Per questo non fu facile sostituirlo l’anno dopo, quando LeRoy preferì andare a Pesaro, conscio che a Rieti avrebbe vissuto una stagione molto difficile.
Lino Lardo, che spesso si affeziona ai giocatori che meglio interpretano il suo stile di gioco, una volta approdato alla Virtus Bologna, ha rivoluto il Duca con se che, però, non si è ripetuto agli stessi livelli..