Kiffin Irvin
Nazione: Stati Uniti d'America
 
 

Irvin Kiffin era un’ala di 2.01 reduce da una discreta apparizione, l’anno precedente, nell’NBA con i San Antonio Spurs. In gioventù Irv aveva avuto seri problemi di droga. Cresciuto a Queens, uno dei peggiori quartieri di New York, dopo la disintossicazione aveva scoperto la fede abbracciando la religione battista. Aveva giocato anche con la squadra degli Athletes In Action, famosa perché cantava inni sacri prima delle partite e durante l’intervallo. Comunque non era una formazione tanto scarsa perché in un paio di occasioni aveva rappresentato gli Stati Uniti nelle competizioni internazionali: del resto allora non si pensava ancora al Dream Team. Kiffin leggeva la Bibbia e dichiarava che, una volta smesso di giocare, avrebbe fatto il predicatore.
Tecnicamente era molto valido. Saltava poco meno meno di Lee Johnson e questo sembrava impossibile guardando i suoi piedi piatti, inoltre aveva un tiro da fuori, anzi da lontanissimo, eccezionale per la sua velocissima esecuzione. «Oggi sarebbe devastante» sottolinea Brunamonti che l’ha conosciuto bene. Spesso e volentieri Kiffin chiedeva la palla così lontano dal canestro che finiva con un piede fuori dal campo mentre caricava la sua micidiale sospensione. Rispetto a Johnson possedeva migliori fondamentali, il suo primo passo nell’uno contro uno era bruciante. Inoltre era duttilissimo in attacco: addirittura Klimkowski in certe situazioni lo faceva giocare anche in appoggio al playmaker. In un’occasione lo mise perfino a marcare Marzorati».
In difesa Kif era meno intimidatore di Johnson ma era comunque un solido rimbalzista, con una struttura fisica potentissima. Anche lui era uno schiacciatore impressionante: «Per massaggiare Kiffin – scherza Pasquale Berton – ci voleva lo stennerellu. Le mie mani non attaccavano su quei muscoli di marmo. Alla fine ero veramente spossato. Mai più incontrato un fisico del genere».
Il campionato di Kiffin fu soddisfacente e di sicuro Irv avrebbe potuto avere una lunga carriera in Europa se il richiamo della religione non fosse stato superiore a quello della palla spicchi. Per questo volle tornare in patria per studiare la Bibbia e fare il predicatore.
«Ho casualmente rivisto Kiffin nel 1984 – racconta Brunamonti – a Los Angeles, durante le Olimpiadi. In vista dei giochi andammo a fare alcune amichevoli nei dintorni della metropoli californiana. Prima di una di queste gare andai a lavorare con i pesi in una immensa palestra di fitness dove trovai Irvin che faceva l’istruttore. Ci chiedemmo reciprocamente cosa stessimo facendo lì e poi siamo andati a cena insieme, ovviamente col permesso del coach Alessandro Gamba. Venti anni fa era quello il lavoro di Kiffin che gli permetteva di dedicarsi maggiormente alla religione».

Photo Gallery
Attendi il completamento del caricamento della pagina prima di cliccare.
Clicca sulla foto per ingrandirla o sulla didascalia per visualizzare i dettagli.
1980/81 LA SQUADRA
IRVIN KIFFIN 1
IRVIN KIFFIN 2
Video Gallery
Clicca sull'immagine per visionare il video o sulla didascalia per visualizzare i dettagli.
Non sono presenti video correlati.
Web Design
Basket Rieti - Storia del basket reatino, foto, immagini, video, campionati, allenatori, giocatori, presidenti, Willie Sojourner, classifiche, statistiche, abbinamenti della storia del basket Rieti. Web partner: siti web, matrimonio. Powered by NDesign Web Agency.