E pensare che pure Walter Magnifico avrebbe potuto essere un prodotto del vivaio del basket reatino. Infatti, nel 1976, quando aveva 15 anni, la Sebastiani ebbe l’opportunità di prelevare il giovanissimo pivot da San Severo. Purtroppo, rispetto a Brunamonti e Zampolini, che erano passati quasi inosservati agli scout dell’epoca, per cui costò poco portarli a Rieti, su Magnifico si era scatenata una vera e propria asta. Il club pugliese chiese ben 70 milioni e la Sebastiani si dovette ritirare. Walter approdò così alla Fortitudo Bologna e da lì in poi è inutile enumerare tutti i successi conquistati in 21 stagioni di serie A, fino al 2001, di cui ben 18 con la Scavolini Pesaro.
Comunque, della serie meglio tardi che mai, nel gennaio del 2004 Walter Magnifico approdò finalmente a Rieti, alla corte di Gaetano Papalia che lo definì una polizza assicurativa in caso di defezione di qualche giocatore. Purtroppo, per il Walter nazionale, la Tris giocò assai bene in regular season, senza mai registrare infortuni rilevanti, tanto da non richiederne mai l’impiego per cui la serie di piccoli infortuni che impedirono sempre a Magnifico  di essere al meglio della forma passò inosservata, e la Nuova Sebastiani tornò in Legadue senza il suo contributo in campo.
Nei due anni successivi l’ex pivot della Scavolini, iniziò il tirocinio da allenatore a fianco di Maurizio Lasi stabilendo anche un insolito record. Nel 2006, prima della trasferta a Casale Monferrato, Lasi si era appena beccata un’influenza coi fiocchi, con tanto di complicazioni intestinali, al punto da non riuscire neanche a provare a mettersi in auto la domenica mattina per andare in Piemonte. Per l’assistant coach Walter Magnifico si prospettava un difficile quanto inaspettato esordio.
Infatti, nonostante qualche giocatore di Casale non fosse al meglio, i padroni di casa dettero battaglia (46-37 al 25’) fino all’ultimo. Però, ancora una volta, mentre Lasi stava crepando per la febbre, per le corse al bagno e per la tensione davanti alla radio, la collaudatissima box and one su Robinson funzionò a dovere.
Al 38’ una palla rubata di Fazzi propiziò il 59-62 per la NSB e da quel momento fu inutile il ricorso al fallo sistematico da parte di Casale, battuta 68-74 (Melvin 20, Fazzi 15). A fine gara, meritatissime congratulazioni, baci, abbracci e pacche sulle spalle per lo schivo e simpaticissimo Walterone al quale un amico, scherzando, suggerì addirittura di ritirarsi dal basket dopo essere divenuto l’allenatore più vincente della serie A con il cento per cento di vittorie!
Terminato quel campionato con la sconfitta nella finale per la promozione in Legadue con Montegranaro, l’inaspettato colpo di stato da parte di Gaetano Papalia, che depose Maurizio Lasi a favore di Lino Lardo, portò anche alla sostituzione di Magnifico, rimpiazzato da Alessandro Giuliani.