Probabilmente Sergio Giovannelli (il terzo seduto da sinistra) è stato un giocatore un po’ sottovalutato. Terminata la consueta trafila nelle giovanili della Sebastiani il buon Sergio, fu subito spedito nelle leghe minori, prima a Cefalù e poi, come capitava all’epoca ai migliori scarti reatini, nella ricca e ambiziosa Leo Terni, che per alcuni anni inseguì senza successo la promozione in B2.
Nel frattempo la Sebastiani era sprofondata in B2 e, nel 1990, era stata affidata a Ezio Cardaioli che, nel ruolo di guardia-ala piccola, aveva scelto il pisano Michele Oriolo e lo jesino Paolo Presenti. A settembre, in precampionato, la Sebastiani disputò un’amichevole con Terni nella quale il caro Sergio distrusse sia Oriolo che Presenti. A fine allenamento Cardaioli chiese: “D’indoll’è quel giohatore? Come si chiama?”.
La risposta fu: “E’ Sergio Giovannelli, lo abbiamo dato in prestito da un paio di anni a Terni”.
Al che Cardaioli, carattere un po’ fumino, come si dice nella sua amata Siena esplose: “Madonnina bona! M’avete fatto prènde l’Oriolo e il Presenti e ‘un mi dite che noi s’aveva il Giovannelli! Maremma maiala!”.
Effettivamente Sergio, fisicaccio tostissimo, grande elevazione, forte in penetrazione, tiro da tre migliorato negli anni e, soprattutto, un’indomabile grinta in difesa era stato giudicato male. Ancora oggi Romano Petitti, che lo ebbe ai suoi ordini la stagione successiva, lo indica tra i giocatori che avrebbe voluto avere in ogni sua squadra.
Giovannelli ha militato nella Sebastiani in B2, nel triennio 1991-94 conclusosi col ritorno in serie B1, dove avrebbe potuto giocare tranquillamente se, nel frattempo, non avesse vinto un concorso per entrare nel gruppo Nas dei Carabinieri. Da ormai quindici anni Giovannelli si è trasferito, e sposato,  a ravenna, dove fino a un paio di stagioni fa ha continuato a dominare nei campionati di serie C e D locali.