Giuliani Alessandro
Nazione: Italia
Reatino: No
 

Il primo capolavoro dell’accoppiata Lino Lardo-Alessandro Giuliani fu compiuto nel campionato 2001-02, a Verona, quando già ad agosto la nuova proprietà della squadra si tirò indietro dopo pochi mesi e la società fu affidata a un curatore fallimentare. A questo punto l’obiettivo era quello di provare a mantenere la Scaligera Basket in A1 per provare a vendere il titolo a un prezzo più alto rispetto a quello derivante da una possibile retrocessione in A2 e rientrare dei debiti societari. Nonostante il calvario che li aspettava Lardo e Giuliani fecero un ottimo lavoro portando Verona addirittura al 9° posto. Purtroppo, quell’anno le squadre iscritte al campionato erano 19 e il club veneto non si qualificò ai playoff, poco male, anche se tale sforzo fu inutile perché nonostante tutto la società non trovò acquirenti e fallì. Per i due però si trattò di un importante tirocinio sulla gestione di una squadra in gravi difficoltà finanziarie che sarebbe tornato assa iutile qualche anno dopo.
La coppia Lardo-Giuliani, quindi, si trasferì a Reggio Calabria, ottenendo altri risultati lusinghieri. Poi, dopo la separazione che portò Lardo a Milano, Giuliani, Ale per gli amici, divenne head coach a Reggio Calabria e poi ad Avellino, dove affinò anche le sue conoscenze, già notevoli, del mercato americano ed europeo.
Nel 2006, i due ritornarono insieme alla Nuova Sebastiani, nel progetto di riportare Rieti in serie A. Un programma che andò felicemnete in porto anche se il grande sforzo economico per realizzare una squadra che salisse in serie A senza sponsor e senza passare per i playoff (che rappresentano una iniezione supplemenatre di denaro per qualsiasi club), produsse a fine stagione un deficit che sarebbe aumentato nei due campionati successivi producendo gravi difficoltà di gestione della società.
Nonostante ciò Giuliani, costretto a scandagliare il mercato straniero cercando giocatori dal miglior rapporto qualità-prezzo possibile, è riuscito a scovare elementi come Morris Finley, Jerry Green e Jiri Hubalek. Qualche altra volta le cose sono andate meno bene, come per Roderick Wilmont, mentre Russell Carter aveva grande talento ma poca voglia di fare gavetta in Europa, laddove invece Steven Smith era un’ottima ala ma non certo il pivot adatto a sostituire Pape Sow.
Come assistant coach Giuliani è stato un lucidissimo analista delle partite che ha dato un preziosisimo aiuto a Lino Lardo nel fare i classici salti mortali nel campionato 20007-08 e, soprattutto, in quello 2008-09.
Nel 2009 le strade del Jack Lemmon e Walter Matthau del basket italiano si sono separate: Lino a inseguire altri successi a Bologna e poi chissà dove ancora, sperando che possa tornare di nuovo a Rieti. Alessandro dietro la scrivania di Biella, come general manager, un ruolo che già da qualche anno gli si cuciva a pennello. Chissà se un giorno non possa essere il nuovo Gm di Rieti?

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...SI TIRA COSI'
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LA CURVA TERMINILLO PREMIA LINO & ALE
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ME TOCCA FA' TUTTO A ME!
SIAMO NEI GUAI....
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