Negli anni ’60 la Sebastiani era formata in parte da giocatori reatini e in parte da giocatori provenienti da Roma, principalmente dalla Stella Azzurra e dalla Lazio, come ad esempio, l’ex nazionale De Carolis. Anche gli allenatori (Barilari, Ferrero, Perrella, Volpini) provenivano dalla capitale.
Erano veramente altri tempi. Prina di una partita contro Cagliari, Paveri si raccomandò con la squadra: “Ragazzi attenzione, l’incontro di oggi è fondamentale, dobbiamo giocare concentratissimi. Pensiamo solo alla partita  e, soprattutto, niente proteste con gli arbitri. Non parlate con gli arbitri per nessun motivo!”.
Inizia la gara e dopo neanche un minuto De Carolis, esperto ex nazionale, a rimbalzo, mise un piede sull’avversario per non farlo saltare. Allora si usavano questi trucchetti. L’arbitro però se ne accorse e fischiò fallo, anche perché il giocatore cagliaritano si era leggermente infortunato”.
A quel punto Paveri esplose: “Arbitro! Allora dillo che ce voi rovinà! Ma sei str…!”. Tecnico, espulsione e gara bella e compromessa.
Sempre a proposito di trucchetti, talvolta Giuliano Roversi, per limitare qualche forte lungo avversario, quando gl arbitri non guardavano, gli dava una toccatina al posteriore  facendolo andare su tutte le furie. Immaginate se oggi, per esempio, Leroy Hurd facesse lo stesso con Mason Rocca di fronte alle telecamere di Sky!
Nel frattempo Italo Di Fazi, che aveva giocato nella Sebastiani negli anni ’40 e ’50, era diventato dirigente della società. La prima squadra partecipava regolarmente al campionato di serie C.