Campionati
2002 / 2003
Davide Angeletti decise di passare la mano e, inizialmente, il titolo sportivo della Virtus stava per essere ceduto alla Falchetti Caserta, ma l’intervento di Marzio Leoncini convinse Michele Martinelli, appena fuoriuscito da Roseto, a prendere in mano le redini della società. Il nuovo patron di Rieti legittimò le ambizioni di promozione in Legadue ingaggiando Antonello Riva, vera e propria leggenda vivente del basket italiano, top scorer di tutti tempi della serie A, un palmares carico di scudetti, coppe europee e successi con la nazionale. Una pubblicità straordinaria per Rieti che vedeva approdare in riva al Velino un campione di livello pari, se non superiore, a quello degli adoratissimi Sojourner, Brunamonti e Zampolini. Un trasferimento in B1, insieme al figlio Ivan, che resta a tutt’oggi senza precedenti e che riaccese le speranze dei tifosi reatini, ancora scottati dalla grande delusione di Castelmaggiore.
Martinelli aveva grandi progetti ma chiese anche di non restare da solo e così, su impulso di Marzio Leoncini, fu offerta la presidenza della società a Gaetano Papalia che portò in dote la sponsorizzazione Tris dal mondo dell’ippica, così come già aveva fatto in serie A2 nelle stagioni 1985/86 e 1986/87 con gli sponsor Ippodromi D’Italia e Corsa Tris.
Sul campo Antonello Riva giocò al suo livello però, nonostante Martinelli gli avesse affiancato Cempini, Guerra, Avenia, Reale, il promettente Bagnoli ed altri ancora mettendoli sotto la guida di Tonino Zorzi (1043 gare dirette in serie A), la Virtus non dominò il campionato come si sperava per cui il paron fu avvicendato da Maurizio Lasi, che vinse 7 delle ultime 8 gare di regular season, grazie anche all’innesto di Nicolas Gianella.
Nel frattempo era sorta qualche divergenza tra Martinelli e Papalia sulla conduzione della società e prima dell’inizio dei playoff Martinelli si accordò a lasciare a fine stagione la Virtus nelle mani di Papalia. Purtroppo nei playoff arrivò l’ennesima prematura eliminazione in un quarto di finale schizofrenico, disputato contro gli storici rivali di Vigevano, in cui il fattore campo saltò in ognuna delle tre partite giocate. La Virtus perse infatti per 74-76 garatre al Palaloniano rimandando per l’ennesima volta l’appuntamento con la la serie A.